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Discorso di presentazione del libro
del Presidente della Fondazione Cascioli

La Fondazione “Famiglia Attilio Cascioli” è ben lieta di presentare questa sera il volume “Il Catechismo del Rosetano” di Don Michele Marcantonio. E’stato l’ultimo lavoro dell’indimenticabile Don Michele e la Fondazione doveva necessariamente mantenere la promessa fatta, pubblicando questo testo.
Don Michele per un anno intero ha lavorato nell’ambito del progetto “Rispolveriamo il Dialetto” con i ragazzi del Servizio Civile che con impegno hanno trascritto tutte le opere di Don Michele e tutti gli appunti che lui scriveva sui fogli di calendario, sui fogli riciclati. Insomma su tutto quello che non era un foglio bianco!
Un ringraziamente importante ed un sincero apprezzamento vanno anche al Prof. Michele Urrasio, Michelino per Don Michele, che ha lavorato duramente per rendere il volume pronto per la stampa e ha curato la prefazione dell’opera.
La Fondazione con questa pubblicazione mira a concretizzare l’idea di formare la collana “SCRITTI E SCRITTORI DI ROSETO VALFORTORE”. Il lavoro, iniziato con la publicazione del volume “LA POESIA IN PROSA DI DON NICOLINO DE RENZIS”, è impegnativo e lungo ma da parte nostra non mancheranno la volontà e l’impegno.
Questo progetto, come gli altri portati avanti dalla Fondazione, rispecchia in pieno la volontà del Fondatore, Cav. Attilio Cascioli, che ha pensato a Roseto e a tutti i rosetani con la costituzione di questo Ente.
Dispiace molto, purtroppo, quando, la Fondazione non è considerata come un punto di riferimento culturale, sociale, educativo e formativo e quando non è coinvolta in iniziative in cui potrebbe apportare un contributo importante, non esclusivamente in termini finanziari.
Nell’arco degli anni dal 1986 al 2009 sono stati premiati, ad esempio, oltre quaranta giovani meritevoli con i Premi di Studio e sono state finanziate diverse importanti iniziative: vogliamo sottolineare, ancora una volta, che la Fondazione preferisce il dire al fare!
Tra i tanti progetti finanziati e organizzati c’è stato proprio quello del Servizio Civile che mirava al recupero e alla valorizzazione del dialetto rosetano. Sotto la guida di Don Michele Marcantonio, profondo conoscitore del nostro dialetto, i sei giovani del Servizio Civile hanno predisposto un vocabolario italiano – rosetano. Tutti i giorni, Don Michele rimaneva diverse ore con i ragazzi a cui dava buoni consigli e profondi suggerimenti, rimproverandoli, in alcune occasioni, per cose non fatte bene o per errori ripetuti. Alla fine, comunque, il rapporto è stato bello, sincero e veramente formativo.
Siamo profondamente fieri di poter dire che Don Michele ha dato tanto a Roseto anche con la collaborazione della Fondazione Famiglia Attilio Cascioli.
Prima di concludere e passare la parola agli esperti, Michele Urrasio, Giuseppe Trincucci e Giuseppe De Matteis, che ci parleranno di Don Michele poeta, scrittore e storico e che ringrazio vivamente per la presenza, voglio anticipare che la Fondazione ricorderà il 19 Settembre 2010 un’altra figura importante per Roseto e cioè Don Fedele De Cesare, che pur operando a Lucera non ha mai dimenticato i rosetani.
Con la speranza di aver regalato un sorriso a Don Michele lassù in cielo, ringrazio tutti i presenti per la loro partecipazione e passo la parola ai giovani del Servizio Civile.

Il Presidente

Giacomina Cascioli

 

 

 

 

 

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